Disoccupazione: tre su quattro europei vogliono che l’ Unione europea faccia di più per creare nuovi posti di lavoro

Con una disoccupazione all’ interno dell’Unione europea superiore all’8%, secondo l’ ultimo sondaggio di Eurobarometro, il  77% degli Europei vuole che l’Europa faccia di più per affrontare il problema. Reagendo ai risultati dello studio europeo, il capo del Comitato per l’occupazione del Parlamento europeo, ha esortato i leader dell’Unione europea a “garantire investimenti ed occupazione di alta qualità e maggiormente sostenibili”.

L’8,6% del tasso di disoccupazione dell’Unione europea è il livello più basso registrato dalla primavera del 2009, mentre per i giovani il dato registra il 18,6%.  Tuttavia, la disoccupazione varia ampiamente in tutta l’Unione europea, dal 4% in Repubblica Ceca al 24% in Grecia.

Un’indagine di Eurobarometro commissionata dal Parlamento europeo dimostra che la lotta alla disoccupazione è al secondo posto dietro solo al terrorismo in termini di priorità di persone: il 77% su 28.000 persone intervistate desidera più azione europea nella lotta alla disoccupazione, mentre gli sforzi europei attualmente pari al 69% sono insufficienti. Nel Regno Unito il 66% degli intervistati desidera che l’Unione europea faccia di più in termini di disoccupazione, rispetto al 78% in Irlanda.

Rispondendo ai risultati dello studio, il Presidente del Comitato per l’occupazione del Parlamento europeo, ha sottolineato come i risultati europei di porre fine alla guerra, come obiettivo fondante europeo, non sia sufficiente. La nuova spinta dell’Europa deve essere verso una giustizia sociale, per porre fine alla disoccupazione e alla povertà. Una persona su quattro vive al di sotto della soglia di povertà, la disoccupazione giovanile rimane inaccettabilmente elevata, mentre l’aumento dei lavori precari sta portando sempre più persone a dubitare della maggiore prosperità attraverso la cooperazione economica.”

L’ azione europea sulla disoccupazione

Affrontare la disoccupazione di lunga durata è una delle principali priorità per la nuova Commissione europea. La strategia europea comprende obiettivi sulla mobilità dei giovani, sull’ innovazione, sull’ istruzione e l’ inclusione sociale e mira a sollevare almeno 20 milioni di europei dalla povertà entro la fine del decennio.

Le reti delle domande e delle offerte di lavoro – approvate dai membri del Parlamento europeo durante il mese di febbraio – dovrebbe aiutare a corrispondere meglio la domanda e l’ offerta sul mercato del lavoro in tutta l’Europa.

Tale iniziativa mira a sostenere quei giovani che non si trovano nello stato di occupazione o di formazione, mentre il fondo di adeguamento alla globalizzazione viene istituito al fine di combattere la disoccupazione all’ interno delle grandi aziende che hanno produzione in tutta l’Unione europea.

In una risoluzione approvata a luglio, i membri del Parlamento europeo sono stati chiamati per un aggiornamento al piano di finanziamento a lungo termine degli Europei per affrontare il tema della disoccupazione, soprattutto tra i giovani. Nel mese di giugno che la Commissione ha lanciato un’agenda di competenze volte a favorire l’occupabilità.

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