Questa settimana, il Parlamento europeo ha adottato la relazione legislativa per la creazione di uno “Spazio europeo dei dati sanitari” che consentirà ai cittadini di controllare i propri dati sanitari personali e facilitarne la condivisione sicura a fini di ricerca.
La legge, secondo il testo adottato dagli eurodeputati, darebbe ai pazienti il diritto di accedere ai loro dati sanitari personali, compresi i profili sanitari sintetici dei pazienti, le prescrizioni elettroniche, le immagini medicali ed i risultati di laboratorio (il cosiddetto “uso primario” dei dati) e consentirebbe agli operatori sanitari di ottenere le informazioni necessarie per un determinato trattamento, in tutta l’Unione europea.
La legge dovrà introdurre inoltre norme in materia di qualità e sicurezza dei dati per i fornitori di sistemi di cartelle cliniche elettroniche nell’Unione europea, monitorate dalle autorità nazionali di vigilanza del mercato.
Il nuovo spazio europeo dei dati sanitari consentirebbe di condividere i dati sanitari aggregati, compresi gli agenti patogeni, le richieste di rimborsi ed i rimborsi ottenuti per i trattamenti sanitari, i dati genetici e le informazioni del registro della sanità pubblica, per motivi di interesse pubblico, tra cui la ricerca, l’innovazione, l’elaborazioen di politiche, l’istruzione e la sicurezza dei pazienti (il cosiddetto “uso secondario”) Vietata invece sarà la condivisione dei dati per la pubblicità o per la valutazione delle richieste di assicurazione.