Dall’ultima analisi trimestrale dell’occupazione e degli sviluppi sociali in Europa emerge che nel terzo trimestre del 2017, sostenuta da una solida crescita economica, l’occupazione nell’ Unione europea ha registrato un aumento superiore al previsto, mentre le cifre relative alla disoccupazione sono calate ulteriormente.
La Commissaria per l’ occupazione, gli affari sociali, le competenze e la modalità dei lavoratori, ha così commentato:
L’ Europa è tornata a crescere. Nell’ Unione europea l’occupazione ha raggiunto il livello più alto mai registrato, con più di 236 milioni di persone occupate, mentre la disoccupazione è in costante calo. Dovremmo sfruttare al massimo questa dinamica economica positiva e offrire ai cittadini diritti nuovi e più efficaci, come stabilito nel pilastro europeo dei diritti sociali: condizioni di lavoro eque, accesso paritario al mercato del lavoro e protezione sociale dignitosa. E’ giunto il momento di garantire che tutti i cittadini e i lavoratori possano beneficiare di queste evoluzioni positive del mercato del lavoro”
Rispetto l’anno precedente, l’occupazione nell’ Unione europea è aumentata dell’ 1.7% (circa 4 milioni di occupati in più, di cui 2,7 milioni nella zona euro).
Il maggiore contributo a questa crescita viene dai posti di lavoro a tempo indeterminato e dall’ occupazione a tempo pieno: tra il terzo trimestre del 2016 e il 2017, il numero di lavoratori con contratti a tempo indeterminato è cresciuto di 2.8 milioni, un aumento di tre volte superiore a quello dei contratti a tempo determinato (900.000). Il numero dei lavoratori a tempo pieno è cresciuto di circa 3 milioni fino a raggiungere i 181 milioni, mentre i lavoratori a tempo parziale hanno registrato un aumento di 300.000 unità fino a raggiungere i 42.7 milioni.
Il tasso di occupazione nell’ Unione europea per la fascia d’età 20-64 anni è aumentato costantemente nel corso degli ultimi tre anni, attestandosi al 72,3% nel terzo trimestre del 2017: si tratta del tasso più alto mai registrato. Permangono tuttavia grandi disparità tra gli Stati membri. I tassi di occupazione nazionali variano dal 58% della Grecia all’ 82% della Svezia. Si evidenzia, inoltre, che la disoccupazione nell’ Unione europea si stia avvicinando a ritmo costante ai livelli precedenti la crisi. Dopo il picco registrato nell’ Aprile 2013, il numero di disoccupati è calato di circa 8,6 milioni ed è rimasto al di sotto dei 18 milioni nel dicembre 2017, il livello più basso registrato dal novembre 2008.